Corpi (de)Genere

Laboratori Indocili

Laboratorio intensivo di teatro ed emotional awareness per persone LGBTQIA+ tra i 15 e i 25 anni.

Il laboratorio fa parte del progetto “Corpi (de)genere: Laboratori indocili”, realizzato tramite il bando europeo “European Solidarity Corps” dalla collettiva transfemminista queer Frammenti.

Teatro per una consapevolezza emotiva per persone LGBTQIA+ tra i 15 e i 25 anni.

Iaboratorio fa parte del progetto “Corpi (de)genere: laboratori indocili”, realizzato tramite il bando europeo “European Solidarity Corps” dalla collettiva transfemminista queer @frammenti_m

2022

Percorso didattico a cura di
Silvia Gualtieri

Realizzato in collaborazione con
collettiva Fram(m)enti

Nell’ambito del progetto
di solidarietà “Corpi (De)Genere – laboratori indocili”, finanziato tramite il bando europeo “European Solidarity Corps”

Il laboratorio intende fornire alle persone partecipanti degli strumenti per entrare in relazione con le proprie emozioni in modo più libero e consapevole, utilizzando esercizi guidati tratti dalla propedeutica teatrale. 

La proposta didattica prevede un percorso di esplorazione del proprio spazio emotivo, a partire da un lavoro mirato sul corpo, sulla voce e sulla relazione con ciò che è esterno a noi.

Obiettivi 

  • Esplorazione: che emozioni provo, come le emozioni influenzano il mio corpo/voce & viceversa;
  • Portarsi a casa piccoli accorgimenti per un check-in emotivo;
  • Autoaffermazione e relazione con le altre persone attraverso l’espressione delle emozioni.

Programma

Prima giornata 

  • Prendere confidenza con il proprio respiro e con il proprio corpo
  • Conoscere e mescolarsi con il gruppo
  • Riconoscere le connessioni tra corpo e spazio emotivo
  • Sperimentare le emozioni di base

Seconda giornata 

  • Voce! come emetto suono e come le tensioni fisiche ed emotive mi condizionano in questo
  • Provare emozioni attraverso l’immaginazione
  • Sperimentare le emozioni nel testo

Le loro parole.

A un certo punto non capivo se era teatro o terapia!

Mi sono sentita liberata

Più consapevolezza e suggerimenti utili che mi hanno aperto un mondo


Credo che si sia creato uno spazio sicuro e di ascolto in cui potersi mostrare liberamente e dialogare senza timore di un giudizio esterno, anzi con una risposta assolutamente accogliente.

Cosa su cui ti è piaciuto di più lavorare
La ricerca di contatto con le altre persone, perché é stato un modo di condividere una esperienza vissuta in prima istanza interiormente

Cosa interessante che hai trovato
Una sensibilità condivisa, il cui emergere é stato probabilmente agevolato dal fatto che fosse un laboratorio di teatro, che quindi stimola emotivamente chi partecipa.

Com’è stata esperienza in generale
Decisamente positiva, arricchente e intensa. Mi é piaciuto sentirmi parte di un gruppo ricettivo e premuroso

Giulia


Sono partita senza grosse aspettative, mi sono buttato, ed ho colto un’ottima occasione per conoscere persone meravigliose, e per conoscere meglio i confini del mio corpo

Cosa ti è piaciuto di più
Immaginare la mia isola, collocare i vari spazi all’interno e co-abitarla con lu altru!

La cosa più difficile
Nei primi esercizi ero sicuramente più teso, per questo motivo trovavo più arduo stare in sintonia con il gruppo e con il mio corpo

Cosa più interessante
A distanza di un giorno, l’isola ha cambiato radicalmente i connotati, quasi a seguito del mio umore più giocoso, sciolto e razionale che avevo domenica

Com’è stata l’esperienza?
Un esperienza che andava fatta, e che era degna di essere vissuta. Un modo per distrarmi dalla frenesia ”lì fuori”, e per comprendere meglio la frenesia ”qui dentro”

Emanuele


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